Versamento dei contributi per colf e badanti: ecco come pagare

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L’11 aprile 2022 andranno versati i contributi all’INPS per oltre un milione di assistenti domiciliari e familiari.

È stata fissata al giorno 11 aprile 2022 la scadenza per il versamento dei contributi previdenziali all’INPS da parte dei datori di lavoro dovranno che hanno beneficiato dell’attività svolta da colf e badanti nel primo trimestre 2022 (da gennaio a marzo).

Entro quella data, dunque, i datori di lavoro dovranno versare la quota calcolata sulla base della retribuzione oraria concordata con il lavoratore, applicando le relative aliquote Inps per il 2022. Le scadenze per il versamento dei contributi sono trimestrali e devono essere effettuate entro i primi 10 giorni del trimestre successivo a quello di riferimento. In altre parole, vi sono in totale quattro scadenze da rispettare per il versamento dei contributi. Le successive scadenze, in particolare, saranno fissate per i giorni 10 luglio 2022, 10 ottobre 2022 e 10 gennaio 2023.

Come si effettua il pagamento dei contributi per colf e badanti? I pagamenti potranno essere effettuati in tre modalità:

  • online, attraverso il Portale dei Pagamenti del sito Inps, utilizzando i metodi di pagamento abilitati;
  • in banca, tramite CBILL utilizzando il Codice Interbancario AAQV6;
  • presso tutti i Prestatori di Servizi di Pagamento (banche, poste, ecc.) aderenti al circuito PagoPA, utilizzando i dati presenti sull’Avviso.

Rispettare la scadenza dell’11 aprile è molto importante, in quanto il rischio per chi non dovesse pagare i contributi entro la data prestabilita è il pagamento di una sanzione civile, di ammontare variabile in base all’importo dei contributi dovuti (come da art. 166 della Legge 388/2000), fino al 40% degli stessi premi o contributi non corrisposti.

Infine, ricordiamo che i contributi versati dai datori di lavoro domestico sono detraibili e deducibili in dichiarazione dei redditi nelle seguenti modalità. Il contributo è fiscalmente detraibile al 19% (entro un limite massimo di € 2.100) se viene versato per collaboratori assunti per l’assistenza personale di persone non autosufficienti e in caso di reddito complessivo non superiore a 40.000 euro. In qualsiasi altro caso, i contributi a carico dei datori di lavoro domestico sono deducibili dal reddito, fino a un massimo di € 1.549,37, a prescindere dalla finalità per cui il lavoratore è stato assunto.

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