Dedurre i contributi per colf e badanti: come fare nella dichiarazione dei redditi

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Nella prossima dichiarazione dei redditi potranno essere dedotti anche i contributi pagati per colf e badanti tramite libretto famiglia.

I datori di lavoro e le famiglie che assumono lavoratori domestici, come possono essere le badanti oppure le colf, sono tenuti al pagamento dei contributi previdenziali relativi a tali prestazioni lavorative. Innanzitutto, ogni datore di lavoro deve comunicare all’INPS l’avvio del rapporto di lavoro. A seguito di tale operazione, l’INPS aprirà una “posizione assicurativa”, inviando al datore – sulla base della paga oraria effettiva – gli avvisi di pagamento per il versamento dei suddetti contributi.

La deduzione dei contributi per colf e badanti

Come dedurre i contributi per colf e badanti dalla dichiarazione dei redditi del datore di lavoro? Tale deduzione è prevista dal legislatore esclusivamente per la parte di contribuzione rimasta a carico del datore di lavoro stesso, per quanto riguarda i contributi previdenziali (e assistenziali) versati per tutte le tipologie di addetti ai servizi domestici e di assistenti familiari o domiciliari.

Inoltre, sarà possibile nella prossima dichiarazione dei redditi ricorrere all’utilizzo del cosiddetto Libretto Famiglia. Tale possibilità è prevista, in particolare, per le prestazioni di lavoro di tipo occasionale. Nello specifico, come indicato dall’Agenzia delle Entrate, sarà possibile dedurre 1,65 euro per ogni ora di lavoro corrispondente a titolo di pagamento come contribuzione IVS alla Gestione separata INPS, nel corso del periodo di imposta in cui è effettuato il versamento per l’acquisto del titolo di pagamento.

Anche nel caso in cui il datore di lavoro, ovvero la famiglia, faccia riferimento a una agenzia interinale per l’assunzione del proprio collaboratore, la deduzione dei contributi è comunque possibile, previo rilascio di una certificazione da parte dell’agenzia stessa, sulla quale siano riportati gli importi pagati, il codice fiscale e gli estremi anagrafici del datore e del lavoratore.

Cause di esclusione della deduzione

Come detto sopra, è possibile ottenere la deduzione dei contributi previdenziali per i lavoratori del comparto domestico. Tuttavia, è bene rimarcare che ad essere deducibile non è l’intero importo previdenziale, bensì solamente la quota a carico del datore di lavoro, calcolata al netto di quella a carico del lavoratore. Inoltre, la deduzione non spetta se le spese sono sostenute nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico.

Infine, nell’eventualità di decesso del datore di lavoro, sono gli eredi a dovere sostenere il versamento dei contributi relativi al trimestre in cui il decesso è avvenuto, ragion per cui ad essi spetta la relativa deduzione per i contributi versati.

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