Colf e badanti: pagamento contributi entro il 10 aprile

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Scade il 10 aprile il termine per il versamento all’INPS dei contributi relativi al trimestre gennaio – marzo 2021 per i lavoratori domestici, colf, badanti e baby sitter. Si tratta del primo adempimento dell’anno nei confronti dell’Istituto di previdenza. I futuri appuntamenti saranno:

Dal 1° al 10 luglio per il versamento dei contributi relativi ai mesi da aprile a giugno 2021;
Dal 1° al 10 ottobre pagamento contributi trimestre luglio – settembre;
Pagamento contributi da ottobre a dicembre nel periodo 1° gennaio – 10 gennaio 2022.
L’erogazione delle somme all’INPS può essere effettuata:

Online avvalendosi del portale dei pagamenti disponibile sul sito INPS;
Avviso di pagamento PagoPA, da utilizzare presso i canali dei Prestatori di Servizio di Pagamento (PSP) aderenti (banche ed uffici postali), oltre ai PSP non aderenti tramite il circuito CBILL, utilizzando il codice interbancario AAQV6.
Colf e badanti: contributi INPS

I contributi da versare all’INPS hanno lo scopo di finanziare le seguenti prestazioni riconosciute ai lavoratori:

Invalidità, vecchiaia e superstiti;
Indennità antitubercolare;
Disoccupazione involontaria;
Assegno per il nucleo familiare;
Maternità;
Infortuni sul lavoro e malattie professionali (prestazioni erogate dall’INAIL).
Per quanto riguarda invece i contributi per l’assicurazione contro infortuni e malattie professionali, è l’INPS stesso a ripartire l’importo dei contributi versati con l’INAIL.

Analizziamo ora nel dettaglio le altre scadenze e aspetti caratterizzanti il rapporto di lavoro domestico.

La retribuzione del lavoratore domestico è frutto di un accordo tra le parti, sia pur nel rispetto di quelli che sono i livelli retributivi minimi imposti dal contratto collettivo.

Di conseguenza, il compenso è rappresentato da:

Minimi contrattuali, rivalutati ogni anno dal 1º gennaio, ad opera di un’apposita Commissione nazionale costituita presso il Ministero del lavoro;
Scatti di anzianità;
Eventuale indennità sostitutiva di vitto e alloggio;
Eventuale superminimo.
Il datore di lavoro, all’atto del pagamento della retribuzione, è tenuto a consegnare al lavoratore un prospetto paga con il dettaglio della retribuzione, delle trattenute previdenziali e fiscali e del netto spettante.

Da ultimo, entro i trenta giorni precedenti la scadenza di trasmissione della dichiarazione dei redditi (o comunque in occasione della cessazione del rapporto) il datore rende disponibile al lavoratore un’attestazione, da cui risulti l’ammontare complessivo delle somme erogate nell’anno.

Colf e badanti: nuovi minimi dal 1° gennaio 2021

A seguito dell’aggiornamento delle retribuzioni, avvenuto con decorrenza 1° gennaio 2021, i nuovi minimi contrattuali sono così fissati, prendendo a riferimento un lavoratore inquadrato nel livello A:

Lavoratore convivente retribuzione mensile lorda euro 645,50 (rispetto ai 636,71 euro dell’ultimo adeguamento dal 1° ottobre 2020);
Lavoratore non convivente retribuzione oraria lorda euro 4,69 (in precedenza il valore orario era fissato a 4,62 euro).
Ricordiamo che nel livello A sono compresi i collaboratori familiari generici, non addetti all’assistenza di persone, quali ad esempio:

Addetti alle pulizie;
Addetto alla lavanderia;
Aiuto di cucina.

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