La Riforma dell’assistenza agli anziani: un passo avanti, ma ancora molta strada da fare

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Cosa prevede il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza

Di recente, il governo ha dato il via al decreto attuativo della Legge delega per migliorare il supporto agli
anziani non autosufficienti, come previsto nel PNRR. Tale riforma, attesa per oltre un quarto di secolo, si propone di colmare il divario con le altre nazioni europee, che hanno già implementato sistemi simili in passato e rispetto alle quali il nostro Paese è in grave ritardo. Tuttavia, già da una prima analisi del testo, appare evidente che non sia stata introdotta una nuova forma di assistenza domiciliare per gli anziani non autosufficienti.

Nello specifico, la situazione dei servizi residenziali rimane ambigua, con il decreto che rimanda a futuri interventi senza offrire indicazioni concrete. La riforma dell’indennità di accompagnamento, inizialmente pensata come un contributo monetario senza restrizioni d’uso, ha deluso le aspettative, essendo stata sostituita da un “bonus anziani” limitato a solamente 30mila persone a causa di stringenti prerequisiti. Punto positivo, invece, è stata la revisione delle modalità di valutazione della non autosufficienza; una manovra lontana dall’obiettivo di coprire le carenze strutturali del sistema, ma sicuramente un passo avanti verso una maggiore presa di coscienza del tema.

In conclusione, nonostante qualche piccola conquista, la riforma nel suo complesso manca di una solida progettualità e di interventi sostanziali. Dopo decenni di attesa, il nuovo sistema è stato approvato, ma molte delle misure attese non sono incluse nel testo, lasciando ancora molto lavoro da fare per migliorare l’assistenza agli anziani non autosufficienti. Vi terremo aggiornati in merito ai prossimi obiettivi che il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza intende raggiungere.

[Fonte: Mondo Domestico – maggio 2024]

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